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PARLIAMO DI FRACKING, ACQUA E... TERREMOTI

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Fracking...
No, non si tratta di una nuova pratica sessuale!
E' un qualcosa di cui in ItalIa si è parlato molto poco e di cui si inizia a discutere ora dopo le scosse di terremoto che hanno colpito l'Emilia, una delle zone meno sismiche d'Italia... tanto che bisogna andare indietro nel tempo sino al '500 per aver notizia di un evento sismico significativo.

Intanto vediamo da Wikipedia cos' è sto fracking:
La fratturazione idraulica, spesso denominata con i termini inglesi fracking o hydrofracking, è lo sfruttamento della pressione di un fluido, in genere acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso. La fratturazione, detta in inglese frack job, viene eseguita dopo una trivellazione entro una formazione di roccia contenente idrocarburi, per aumentarne la permeabilità al fine di migliorare la produzione del petrolio o dello shale gas contenuti nel giacimento e incrementarne il tasso di recupero.

Insomma trivellare, pompare e succhiare via (...un pò con il sesso ha a che fare!)

Ecco, lo capirebbe anche un bambino che creare micro crepe e fratture nel sottosuolo è sempre e comunque un danno, ma mentre da un lato i sapientoni si affrettano a rassicurare che non c'è alcun pericolo dall'altro ci sono EVIDENZE che laddove si è fatto del Fracking le cose hanno iniziato a ballare un pò.
E per il terremoto in Emilia la correlazione del Fracking e gli epicentri del terremoto è davvero inquietante.

http://www.stampalibera.com/wp-content/uploads/2012/05/mappa-terremoto-+-fracking.jpg

Come fanno notare su stampalibera le "coincidenze" sono troppe a sono troppe anche le domande che attendono risposta.
Ne hanno parlato anche se marginalmente il tg di Mentana e Skytg24... ma più per lavarsi la coscienza di fronte alle pressanti richieste della popolazione del luogo che ha capito sin troppo bene il cuore del problema che per fare della vera informazione sul problema.
Chi vuole approfondire oltre al precedente link può trovare interessante anche questo.

Ma non è finita qui..
Il Fracking ha un altro "effetto collaterale" forse anche più importante dei terremoti... ovvero l'acqua.
L'immissione di sostanze chimiche nel sottosuolo può inquinare le falde acquifere profonde ed i Gas che si sprigionano relativamente in superficie possono legarsi all'acqua che poi arriva ai nostri rubinetti sino a diventare infiammabile



Mica da ridere... anche perchè poi uno quell'acqua intrisa di gas se la beve!!!
Insomma, come al solito siamo davanti al fatto che per lucro si passa sopra ogni minima regola di buon senso facendo poi passare per pazzi complottisti quelli che tentano di smascherare queste pratiche pericolosissime .

Gioco già visto... ormai arcinoto.
... che tanto lo sappiamo anche esportare la democrazia ha i suoi effetti collaterali, figuriamoci scavare!

10 comments:

  1. Il fracking in Italia non esiste.

    edo

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    1. mi smbra riduttivo affemarte che non esiste.
      Comunque in quelle zone ci sono almeno 500 perforazioni tra attive o meno...non saranno tutte fracking ma non sarà troppo 500 buchi profondi nel sottouolo?

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  2. Mi mancava la dietrologia sul terremoto..... Non sarà colpa di Berlusconi?

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  3. Per non parlare di una recente puntata di Report dove si diceva che le società petrolifere (presenti anche in Emilia) ricercano delle strutture geologiche particolari dove sono presenti degli accumuli di petrolio e che sono molto spesso gli epicentri dei terremoti.
    E non ci scordiamo che un territorio con un indice più basso di pericolo sismico vale di più basta sommarlo a come viene gestito tutto in italia, certo il giorno e l'ora di un terremoto non si poteva prevedere ma magari stare un po' in guardia magari si.

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  4. Allora tutto è risolto: hai trovato chi deve pagare i danni del disastro!

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    1. Almeno all'Aquila la casa pure con la torta di benvenuto a tanti in pochi mesi l'aveva data!

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  5. O mammma! alle 13:46 c'eè stato un terremoto nel golfo di Taranto, io non l'ho sentito. I Maya stanno gufando un pò troppo. ;-)

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    1. Se non ricordo male 2.2, dai un'occhiata qui:http://meteoterremoti.altervista.org/

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