ECCO PERCHE' NON FIRMO L'APPELLO DI VANITY FAIR AL MINISTRO FORNERO

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Vi ho parlato ieri dell'iniziativa di Vanity Fair a favore del matrimonio gay.
La lettera al ministro Fornero è totalmente e completamente condivisibile e avevo intenzione di di aderire apponendo la mia firma assieme a quelle di alcune personalità e di decine e decine di lettori.
Ma c'era qualcosa che non mi convinceva fino in fondo... non capivo a cosa fosse dovuto il mio disagio.
Ho dovuto dormici su (farci colazione su, lavarmi su, prendere il motorino su, lavorarci su, mangiare su....) per capire.

E' la coerenza.
La stessa coerenza che mi ha fatto sfanculare i gay che celebrano il Natale, la principale ricorrenza cattolica, e poi il resto dell'anno maledicono il Papa e la sua omofobia.
La coerenza; ovvero che le azioni corrispondano ai principi!
Semplice, lineare, normale... banale.

E allora ho deciso di scrive una lettera aperta a Vanity Fair:

Spett. direttore Luca Dini,
mi rivolgo a Lei in quanto rappresentate di una testata che si è fatta portavoce di una battaglia sociale giusta e sacrosanta.
Credo anche io, in quanto uomo gay e cittadino italiano che lo Stato nel quale vivo abbia nei miei confronti un debito legislativo.
Viviamo in un paese che ancora discrimina pesantemente le persone omosessuali e che a causa dell'insana commistione del potere politico e di quello religioso considera le persone gay come cittadini di classe inferiore non meritevoli degli stessi diritti di cui godono quelli eterosessuali.
Ho molto apprezzato il vostro invito al ministro Fornero e ringrazio di cuore le personalità che lo hanno firmato e le migliaia di persone comuni che lo stanno facendo.
Ma c'è qualcosa di dissonante che mi infastidisce.

Trovo ipocrita ergersi a paladini dei diritti dei gay quando assieme a tutti gli altri soggetti della carta stampata vi rendete complici delle "grandi bugie".
Le menzogne di quei cantanti, attori e politici che "tutti" sanno essere gay e che si sperticano in dichiarazioni sulla loro presunta e ostentata eterosessualità!
Per mesi ci avete sbandierato la nuova fidanzata di quell'attore li e della nuova fiamma di quell'altro cantante la....
Deve comprendere che questo atteggiamento omertoso e complice è uno degli ostacoli più subdoli all' ottenimento di pari diritti da parte delle coppie gay.
Il motivo è presto detto... se la società "vedesse" che tante "celebrità" amate e rispettate sono gay tutto diventerebbe più normale e sarebbe infinitamente più d'aiuto di una lettera ad un ministro.
Tiziano Ferro è la più splendente controprova di quanto le ho appena detto.
L'esempio che ha dato a tutti i ragazzi italiani ha un valore inestimabile!!!

Certo mi dirà lei... c'è la privacy della persona, nessuno può costringere nessuno a fare coming out.
Per carità... verissimo!
Ma un conto è (o sarebbe...) pubblicare delle fotine e fare un pochino di gossip e ben altra cosa è ospitare dichiarazioni altisonanti con il marchio di eterosessualità doc.
Mi creda, oramai la coerenza è un valore dal quale non si può più prescindere... anche perchè in un mondo normale andrebbe a braccetto con la credibilità!

Distinti saluti, Decorazionisegrete.

13 comments:

  1. Incredibile...non firmi l'appello perchè vanity fair non fa l'Outing deo presunti VIP etero che sono gay? O signur! Prenditela con i diretti interessati, se mai.

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    1. non dico che debba far fare auting.
      Dico che per coerenza dovrebbero smetterla con il reggergli il moccolo.
      Il silenzio.vorrei un pietoso silenzio. e non inteviste in cui ostentano la loro eterosessualità!
      il loro comportamento avvalla e fortifica le mensogne dei vip.
      Spero di essrmi spiegato.
      Detto questo la mia vuol'essee una provocazione.Nulla più.

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  2. Io ho firmato, anche perchè ritengo più importante dare un segnale.

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  3. E perchè non esporre alla pubblica gogna quelli che non vogliono rivelare la propria omosessualità? Ma per favore! Il mondo dello spettacolo fa ponti d'oro ai gay. Gli esempi si sprecano: non c'è neanche bisogno di citarli. La verità è che non tutti vivono bene la propria omosessualità. Tanti non vorrebbero esserlo, ne ho conosciuti. Bisogna rispettare tutto: anche i tormenti altrui.

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    1. guarda il problema per me è che queste persone non è che vivono male la loro omosessualità.
      il loro non è semplicemente un essere velati.
      la loro è solo e soltanto paura e terrore di perdere il successo e l'approvazione...conseguentemente anche il denaro!

      il mio rispetto va vers tiziano ferro, per gli altri non nutro rispetto, perchè se ci sono ragazzi che soffrono e ci sono vittime di violenza e bullismo è anche colpa loro!

      Io sono per il coming out.SEMPRE E COMUNQUE.se tutti lo facessero tutti vivrebbero meglkio.
      I gay sono i peggiori masochisti perchè sono loro la causa di almeno il 70 % dei loro problemi.

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  4. Io invece credo il tuo sfogo sia condivisibile.
    La gente è stufa di sepolcri imbiancati che predicano bene e razzolano male è arrivato il tempo della coerenza,come dici tu.é una parola che ha un potere deflagrante e che è meglio tenere nascosta,infatti nessuno esce pulito se illuminato dal vero significato di questo vocabolo.

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    1. Grazie!
      Il fatto è che è difficile comprenderne l'essenza.
      L'iniziativa di Vanity scalfisce la superfice del problema ma la condotta editoriale sostanzialmente avvalla l'omofobia!!!!

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  5. Ma ci sono tanti omosessuali che hanno successo! La scelta di esternarlo attiene alla propria sfera personale e le motivazioni sono molto complesse. Poi c'è chi semplicemente è riservato e non vuole mettere in piazza la propria sfera privata come Lucio Dalla al quale va tutta la mia ammirazione. E allora?

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  6. non ci posso credere..

    ma il principio per il quale ognuno è libero di fare quello che vuole?
    anche a me non fa gioire quando uno finge, ma di certo io, te, e gli altri, non siamo nessuno per obbligarlo a fare outing.
    tu hai un vizio: ti elevi a grande santone con la verità in mano e il tuo pensiero credi che debba essere universale.
    purtroppo NON LO è.

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    1. ti sbaglio.Io non vado da nessuno a intimarlo di fare coming out!!!
      io esprimo il mio pensiero che rimane mio.
      Nei fatti ovviamente rispetto la scelta (che comunque reputo sbagliata...)di questi personaggi e dei midia.
      Esprimere un pensiero non è IMPORLO.
      che sia chiaro.

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  7. sei un fascista!

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    1. questo vuol dire che non hai compreso il senso provocatorio dell'articolo.
      Ma sai davvero cosa è stato il fascismo?

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  8. Detto questo...voglio aggiungere a tutti i gay che poi si lamentano della situazione incivile e retrogada in cui viviamo...che non si devono lamentare!!!
    accettate la situazione, accettate i ragazzi insultati e pestati, accettate di non avere pari diritti.
    Accettatelo come frutto di questa vostra "voglia di rispetto" della privacy di persone che mentono SOLO E SOLTANTO per arricchire i proprio conto in banca.

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