CORONA, I TRAVESTITI E IL PIU' STRETTO COLLABORATORE DI LUCIO DALLA (L'ITALIA OMOFOBA DEL 2012)

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In due giorni, da sabato a domenica, mi sono trovato costretto a constatare che l'Italia del 2012 è su molti fronti ancora un paese in via di sviluppo.
Un eterno cantiere a cielo aperto dove "la fine dei lavori" non si vede mai!
...E non parlo di qualche grande opera dell'ingegno umano, no, mi riferisco alla coscienza sociale, al livello di omofobia raggiunto dalla società che formiamo.
Perchè l'omofobia non si manifesta solo con l'attacco e l'aggressione fisica o verbale al "frocio" di turno!
No, l'omofobia in Italia è di classe, elegante, sopra le righe... insita nel dna di questo paese catto-fascista.
L'omofobia la si scopre nelle piccole cose, nelle parole non dette e nelle parole dette male... molto male!
Veicolo e cartina di tornasole di questa melma intellettuale in cui siamo impantanati è come sempre lei la televisione... anche se c'è da dire che anche i giornali non sono da meno.
Forse un pò si salva internet... così immediato e "popolare" nel suo essere fatto davvero dalla gente che parla e commenta in maniera più o meno libera.

Sabato sera ad "un giorno in pretura" era di scena la vicenda Corona-Coco, con il secondo fotografato con trans e gay e l'altro che lo minacciava di sputtanarlo.

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Ca**i loro, per carità, ma mi ha colpito il tono con cui gli avvocati si esprimevano... perchè dire di Coco, un ragazzo che di lavoro tira calci ad un pallone, che la sua integrità morale veniva messa fortemente a rischio da delle foto in una festa gay non si può accettare.
Perchè nel 2012 non può essere un'infamia per chicchessia andare in un locale a divertirsi con amici gay.
Non può essere che una persona, Coco, cerchi di togliere da se l'indicibile sospetto di essere omosessuale.... che ci sarebbe di così negativo per la propria immagine?

Andiamo avanti....
Ieri ci son stati i funerali di Lucio Dalla e tutti i mezzi di informazione hanno ostentato il dolore di Marco Alemanno manipolando però l'informazione. Marco, il compagno di Lucio Dala, si è trasformato nei vari tg di volta in volta dal collaboratore più stretto al migliore amico, e via dicendo.... come se dire la parola compagno o fidanzato fosse irrispettoso per Lucio Dalla.
E' scoppiata la polemica!!!
Perchè si è addotto come scusa la privacy di un uomo che in vita aveva sempre nascosto al grande pubblico il suo amore, il suo compagno, il suo essere.
Quella maschera di dolore che ha letto tra le lacrime i versi di una canzone di Dalla non era di un amico o di un collaborate era di chi con Dalla condivideva sentimenti d' amore e letto.

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http://blog.quotidiano.net/pandolfi/files/2012/03/alemanno2.jpg

Che poi, scusate, da quando in Italia la privacy è una priorità?
Che forse c'è stata privacy per la Moldava di Schettino o per la vita sessuale di Parolisi?
La privacy è stata per caso usata nei confronti di Berlusconi ed i suoi Bunga Bunga e verso Marrazzo e le sue Trans ?!?!?!?!?
No, li c'era da sguazzare.
Non sarà forse che nel caso di Dalla e del suo compagno viene tirata in ballo la Privacy per nascondere l'omertà?
Perchè, ripeto, nel 2012 non deve essere infamante dire di un uomo che era gay.Deve essere normale.
Ieri in un lungo seguito di commenti ad uno status su facebook di Fabio Canino c'è stato un ragazzo,sposato in Spagna con il suo compagno, che ha fatto un esempio tanto semplice quanto geniale.
Scrive Roberto Solone Boccardi a chi diceva che se Lucio non ha voluto dire nulla in vita era giusto tacere anche ora: "ma se per esempio, mettiamo, Milly Carlucci crepa e le fanno il funerale, l'eventuale compagno deve essere presentato come segretario solo perchè lei è stata riservata?"
Ora... sia ben inteso, lunga vita alla Carlucci!
Ma è vero.
Se una persona è stata per così dire "riservata" non vuol dire che i giornalisti hanno il diritto di dare una notizia falsa per "rispetto".
Perchè anche di questo parliamo... del fatto che per una becera ipocrisia morale si da una notizia falsa e un giornalista questo non deve e non può farlo.
Punto.
Le prime pagine dei quotidiani di oggi squarciano in parte il silenzio.

Con fatica... ma andiamo avanti.
Per rasserenarmi un pò a cena mi stavo godendo su "Lei" (...lo so , non dite nulla!) il programma "non ditelo alla sposa" (...lo so non dite nulla!2) in cui il futuro marito organizza il matrimonio senza coinvolgere la sposa.Ieri la puntata era su una coppia gay di Londra.
Uno dei due stava organizzando il ricevimento in un locale di Cabaret dove si esibiscono delle Drag Queen... e come hanno tradotto Drag Queen ?
Semplice...TRAVESTITI.

http://www.bloggenova.com/wp-content/uploads/2009/07/la-wanda-gastrica-book-fotografico-84.jpg

Ora... è forse troppo chiedere a quelli di una rete televisiva chesi propone come "moderna" e di tendenza far capire che le le drag queen sono ragazzi che indossano gli abiti (favolosi!) femminili solo e soltanto per lavoro?
Tutt'altra cosa è un travestito, soprattutto nell'accezione negativa e di spregio che ha qui in Italia!!!

Noi gay siamo davvero nei guai se tutto il mondo attorno è quello che ho visto in questo fine settimana nell'anno del Signore 2012 !!!

4 comments:

  1. E come darti torto?

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  2. Non ci resta che aspettare la ciliegina sulla torta:l'articolo di Pontifex.

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  3. A proposito del caso Dalla e del suo compagno diciamo che un certo giornalismo ipocrita non si regola proprio....a volte ha messo in piazza di tutto e di più senza alcun problema...Perchè sta ruffianata? Paura di dire semplicemente 'compagno'?...Poi, riguardo l'ormai annoso problema (ovviamente per chi se lo pone e lo vive come 'anormalità') 'frocio', 'gay', 'trans', travestito', 'trans' qua e 'trans' la,....sono, come ho detto, sintomo di anormalità che molti 'maschioni' sottolineano per la paura di scoprire (e guardate bene che ciò accade spesso, ve l'assicuro!)di avere voglia di... un attacco di 'manico'...anzi dirò che sono proprio loro a puntare per primi il dito. Ciao, Eri.

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  4. Lucio Dalla non ne aveva mai parlato. Punto. Quali che fossero i motivi non ci deve interessare. E' morto. Rispettiamolo. Perchè ne deve parlare l'Annunziata o Michele Serra? Che parlino dei fatti loro se ne hanno voglia! Era cattolico, praticante, si confessava regolarmente. Perchè non doveva avere il funerale in Chiesa? Ma si potrà essere come si vuole senza che qualcuno debba sempre andare a giudicare e a rompere le scatole?

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