IL NATALE E L'INSOSTENIBILE INCOERENZA DEI GAY

.
http://queermusicheritage.us/DEC2003/santaflg.jpg

Forse è colpa di Facebook...
Nel senso che ha reso macroscopico ai miei occhi quello che prima era un qualcosa più defilato.
Già l'anno scorso feci una riflessione simile a quella che sto per fare... ma quest'anno, forse perchè sono più vecchio, sarò più pacato (è un proposito di inizio post...non so se riuscirò a mantenerlo!) e spero meno frainteso.
Il post dell'anno passato è quello che mi è costato più insulti senza considerare le lettere minatorie all'antrace e le minacce di farmi guardare tutti i 24 film di Natale di De Sica!!!
Vorrei evitare certi rischi.

Inizio col dire che questo non è il "solito" post contro la Chiesa... anzi.
Questo mio post è un' appello accorato ai miei amici virtuali (perchè ormai la vita sembra essersi trasferita in un computer!) e non e blogger che in questi giorni vivono uno sdoppiamento di personalità tanto sciocco quanto subdolamente pericoloso.
Il fatto è che proprio grazie a Facebook ogni santo giorno ci sono decine di amici gay che condividono status, foto, notizie e video contro il Papa e la Chiesa rei di porre il veto alla conquista da parte delle persone omosessuali di alcuni diritti fondamentali....anzi peggio, la Chiesa pare essere, per i amici virtuali e non, il male assoluto in quanto non ammette su nessun piano (se non quello della propria solitudine) l'amore tra persone dello stesso sesso bollandole come contro natura e, alla meglio, come individui da compatire... se non proprio da curare.

Tutto normale.
Io sono il primo a condividere e cliccare "mi piace" quando c'è da porrei in evidenza una contraddizione o quando c'è da scagliarsi contro la vergogna della pedofilia nella Chiesa.
Un coro unanime... la Chiesa fa schifo!!!
Deve pagare l'ICI, devono mettere il papa in galera.
E' un plebiscito.Nessuno si tira indietro.

Ma poi?
Tutti i miei amici gay che 335 giorni all'anno inneggiano contro sua santità e le sue aberranti posizioni omofobe e razziste per 30 giorni, questi che ci avvicinano alle festività natalizie, diventano dei cattolici provetti... si prodigano a fare l'albero di Natale e sono rimasto sconvolto nello scoprire che molti di loro fanno il presepe.
Il bue, l'asinello, Maria...i pastori.. le pecorelle...
No dico... ma siamo impazziti?

Fare l'albero di Natale e il presepe?
Ci manca la messa di mezzanotte e il quadretto del perfetto incoerente in salsa masochista è perfetto.

Come si fa a sputare sentenze tutto l'anno contro il Vaticano e fare l'abero di Natale?
Come si fa ad essere gay... comprendere che la dottrina della Chiesa è l'ostacolo unico alla nostra felicità (leggi diritti civili) e poi aspettare la notte di Natale per mettere il bambinello nella grotta?!?!

Avete mai visto degli ebrei che festeggiano la nascita del terzo Reich?
No, ditemelo.
La coerenza nella vita è ancora un valore o è un'abito da indossare all'occorrenza giusto per farne sfoggio?
Come è possibile conciliare le proprie idee di attivista gay, che sfila al gay pride, e poi festeggiare la festa simbolo della religione colpevole delle discriminazioni che subiamo continuamente?
Noi Italiani siamo imbattibili in questo.

Per anni ci siamo detti antiberlusconiani... e B. veniva puntualmente eletto!
Non mi stupisce.
Se il livello di coerenza è questo bisogna pensare che molti delle persone che condividono su Facebook cose contro Berlusconi nel segreto dell'urna non gli farà mancare il suo voto.
Mi pare di avere capito che funziona così.
E i gay italiani non fanno eccezione.

Un perenne, inutile, disgustoso e masochistico circolo vizioso.
Siamo noi a perpetrare tradizioni che tengono in vita ciò che a noi nega una vita serena e dignitosa!
Se ne uscirà mai?
Tutti i miei amici, blogger e non, anticlericali e pro gay riconosceranno la propria immensa incoerenza?
E non tiriamo fuori il discorso della tradizione...
Non regge.

Cari miei...la prossima volta che condividerete cose contro la Chiesa e farete un post attaccando Benny (il mio amico Benedetto XVI) perchè avrà detto (come fa spesso...) qualcosa contro i gay e l'omosessualità in genere, sappiate che vi manderò allegramente a quel paese.
Memore dei vostri auguri di un Santo Natale, degli alberi addobbati con le lucine e dei vostri presepi.

Sarò lo specchio della vostra incoerenza... conscio del fatto che finchè non scardiniamo un sistema di sottomissione voluto dalla Chiesa non avremo (...noi gay) una minima speranza di poter godere di una vita degna .
C'è un nemico da combattere e sconfiggere.
Non possiamo per 30 giorni l'anno far parte del suo esercito della salvezza!!!

16 comments:

  1. Non ti insulto ne ti manderò lettere minatorie o all'antrace perchè non è nella mia natura e poi per come stanno messe le poste in questo periodo rischio che ti arrivano a pasqua.
    In effetti su questo punto hai un po' ragione e un po' torto perchè ammeno che uno non festeggi le divinità della natura come facevano i popoli del nord tipo Vichinghi e affini, festeggiare il natale è un po' un incongruenza anche se uno può essere contro il vaticano e non contro il cristianesimo come quando uno contesta il governo di una nazione e il suo operato e non tutto il popolo.

    ReplyDelete
  2. L'immagine dell'albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo. L'abete, essendo conifera sempreverde, facilmente richiama il perpetuarsi della vita anche in inverno. Presso molti popoli, in particolare gli Indoeuropei, l'Albero Cosmico rappresenta la manifestazione divina del cosmo. Ne sono esempi l'albero Cosmico indiano" il puro, il Brahman. Tutti i mondi riposano in lui" (Katha - Upanishad VI, 1), lo Yggdrasil germanico, il veterotestamentario Albero della Vita (Genesi 2 ,3). Molti commentatori cristiani lo identificarono con Gesù Cristo o Sant'Antonio da Padova. Tra di loro Beda il Venerabile che scrisse :[1]" Figura anche di un mistero spirituale, cioè del nostro Dio e Signore Gesù Cristo. Di lui è detto, nella lode della Sapienza :" È l’albero della vita per coloro che l’afferrano " (Proverbi, 3, 18). Ruperto di Deutz scrisse che "albero della vita è il Cristo"[2].

    La derivazione dell'uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stato provato con certezza anche se sembra che sia nata a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli uomini e donne ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella. Tradizione poi ripresa dalla Germania del XVI secolo. Ingeborg Weber-Keller (professore di etnologia a Marburgo) ha identificato, fra i primi riferimenti storici alla tradizione, una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510).

    Il teologo luterano Oscar Cullmann sostiene che l'albero di Natale accoglie, certamente, i miti dell'albero, simbolo del rinnovarsi della vita, delle antiche genti europee (e asiatiche e amerindi ecc.), ma direttamente esso trae la sua origine dagli alberi innalzati, e ornati di frutti e altri simboli cristiani, davanti alle cattedrali: durante queste cerimonie, quasi liturgiche, si metteva in scena episodi biblici, come il Genesiaco racconto dell'antro della vita.

    ReplyDelete
  3. Precedentemente a questa prima apparizione "ufficiale" dell'albero di natale si può però trovare anche un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo e di Eva" (Adam und Eva Spiele), in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché questi ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo. Avevano specialmente il dono di essere sempreverdi, dono che secondo la tradizione gli venne dato proprio dallo stesso Gesù come ringraziamento per averlo protetto mentre era inseguito da nemici. Non a caso, sempre in Germania, l'abete era anche il posto in cui venivano posati i bambini portati dalla cicogna.

    L'usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, entrò nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo.

    Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno. I cattolici la consideravano un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A Vienna l'albero di Natale apparve nel 1816, per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans.

    La tradizione dell'albero di Natale, così come molte altre tradizioni natalizie correlate, è sentita in modo particolare nell'Europa di lingua tedesca (si veda per esempio l'usanza dei mercatini di Natale), sebbene sia ormai universalmente accettata anche nel mondo cattolico (che spesso lo affianca al tradizionale presepe). A riprova di questo sta anche la tradizione, introdotta durante il pontificato di Giovanni Paolo II, di allestire un grande albero di Natale nel luogo cuore del cattolicesimo mondiale, piazza San Pietro a Roma. D'altronde un'interpretazione allegorica fornita dai cattolici spiega l'uso di addobbare l'albero come una celebrazione del legno (bois, in francese è sia inteso come "albero" sia come "legno") in ricordo della Croce che ha redento il mondo (Padre Thomas Le Gal); si noti la similitudine dell'albero con il pilastro cosmico chiamato Yggdrasill dalla mitologia nordica, fonte della vita, delle acque eterne, cui è vincolato il destino degli uomini: similitudini queste sincreticamente assorbite nel culto cristiano che celebra l'albero di Natale e la Croce stessa. La similitudine tra albero sacro e Croce fu usata anche dai missionari cristiani tra l'VIII e X secolo per convertire i popoli germanici in Europa centro-settentrionale.
    Francobolli natalizi del 2007 (Ucraina)

    Nei primi anni del novecento gli alberi di Natale hanno conosciuto un momento di grande diffusione, diventando gradualmente quasi immancabili nelle case dei cittadini sia europei che nordamericani, e venendo a rappresentare il simbolo del Natale probabilmente più comune a livello planetario. Nel dopoguerra il fenomeno ha acquisito una dimensione commerciale e consumistica senza precedenti, che ha fatto dell'albero di Natale un potenziale status symbol e ha dato luogo, insieme alle tradizioni correlate, alla nascita di una vera e propria industria dell'addobbo natalizio.

    ReplyDelete
  4. Ciao Loran grazie per avermi risparmiato...

    @super-pop:verissimo tutto quello che scrivi!!!
    ma sfido a trovare nella massa della gente qualcuno che lo fa perchè si sente "celtico" a cose del genere.L'abero di Natale (appunto natale!!!) indipendentemete dalle sue origini è radicato ed UNICAMENTE per l'Italia un simbolo CATTOLICO.

    ReplyDelete
  5. @super-pop: Ovviemmente tra i miei amici ci sono anche quelli che fanno il Presepe...quelli non hanno alcuna scusa!!!!

    ReplyDelete
  6. Sei un'ipocrita! Perchè scrivi certe cose quando poi accetti lavori da eseguirsi nelle Chiese?

    ReplyDelete
  7. Scusa ma che c'entra il lavoro?
    Io non vado nelle chiese per celebrare nulla...ci vado per LAVORARE!!!!
    Non mi metto in ginocchio a pregare anzi...

    ReplyDelete
  8. A me sembra che ognuno sia libero di festeggiare quello che vuole e come meglio crede. Personalmente trovo il Natale un momento magico di pace interiore e serenità familiare. Mi ricorda i momenti bellissimi della mia infanzia. E questo mi basta per godermi la festa più magica dell'anno. E poi una festa si celebra anche per retaggio socio-culturale, come simbolo di memoria collettiva, il che non ha nulla a che vedere con la religione.

    ReplyDelete
  9. Una cosa sono le Istituzioni e una cosa è la personale spiritualità di ciascuno.

    ReplyDelete
  10. Ma che poveretto! Lascia che gli altri vivano la gioia del Natale! E tu fai quel cavolo che vuoi!

    ReplyDelete
  11. E si... è proprio così che ci fregano...facendoci fare cose mascherandole per alte.

    ReplyDelete
  12. Ma che assurdita scrivi? Ti informo che uno può essere fedele e omosessuale allo stesso tempo, e soprattutto ti ricordo anche che essere fedeli non vuol dire necessariamente praticare la Chiesa. Fortunatamente sono due cose molto distinte. Perciò si può benissimo credere in Dio, nel Natale, allestire l'albero e il presepe ma non seguire ciò che dice la Chiesa, che a mio parere dà una versione ben diversa della parola di Dio. E ovviamente si può fare tutto questo anche essendo omosessuali. Accendi il cervello prima di parlare. By

    ReplyDelete
  13. Prima di dirmi di accendere il cervello prima di parlare cerca di capire che qui le assurdità le scrivi tu.
    Quello che dici mi fa capiere che sei il classico cattolico che si riempe la bocca con la parola FEDE e poi in realtà di cattolico non fa nulla.

    PEr la tua Chiesa è assolutamente incompatibile essere omosessuale e gay.
    Meno di un anno fa il tuo Papa ha scritto, nella sua assoluta infallibilità, che essere omosessuale è contronatura e mai moralmnete giustificabile.
    Hai letto?
    hai compreso?
    Ci arrivi?

    Certo puoi essere cattolico ma non devi vivere storie damore e men che meno sessuali.
    Questa è l'UNICA maniera per essere cattolico e gay.

    Come vedi quello che scrive stronzate sei tu!
    Fare l'albero e il presepe sono SIMBOLI DI APPARTENENZA alla religione cattolica.
    Punto.
    Poi se sei come i milioni di pesone che dice a parole sdi essere cattolico e poi praticamente vive a modo suo...behe sei semplicemente un incoerente.

    La fede cattolica va vissuta secondo i precetti della chiesa.
    Altrimenti non è fede.
    TROPPO FACILE CARO MIO...qui l'incoerenza e la faciloneria sono galoppantu.
    By By...

    ReplyDelete
  14. Invece di stare a dire minchiate in un blog sconosciuto, perché non scendete in piazza a reclamare i vostri diritti sul serio e non solo a sfoggiare bandiere, muscoli e rossetti!!!
    A dimenticavo ognuno e' libero di scegliere il proprio credo, senza invadere la libertà altrui....
    Buon 2013, perché natale e' passato!!!!

    ReplyDelete