SUSAN BOYLE CANTA I DEPECHE MODE... ED E' SUBITO CAPOLAVORO!

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Chi di noi non conosce l'incredibile storia di Susan Boyle.
Brutto anatroccolo, casalinga più che disperata di 47 anni, che partecipa ad un talent show ed all'inizio viene schernita proprio per il suo aspetto goffo e trasandato.
Ma poi...

Ma poi apre bocca e canta.
E allora da quel preciso istante nulla per Susan è stato più lo stesso.
Ha incantato tutti con "I deamed a dream" interpretata con la sua voce d'angelo... è inutile ogni volta che vedo il video di quel momento piango e mi viene un nodo in gola!
Da quel momento Susan Boyle è diventata una star internazionale e i suoi dischi che vanno a ruba.



Susan mi ha già fatto innamorare con la sua splendida versione di Wild Horses rifatta in maniera magistrale ed incredibilmente emotiva.
Rimasi incantato quando l'ho sentita per la prima volta.



Ora, per annunciare l'uscita del suo nuovo album, ho appreso che Susan Boyle ci riprova con un altra cover e tenetevi forte... perchè Susan non ha scelto una canzone melodica, ma ha deciso di rendere melodica e onirica uno dei più grandi successi dei Depeche Mode... ovvero Enjoy the silent.
Come ho già avuto modo di dire trovo questa versione splendida!
Questo significa fare una cover... non copiare l'originale ma reinventarlo e farlo proprio
e questo può essere fatto perchè questi capolavori di altri tempi, indipendentemente dal genere musicale, hanno di base una vera Melodia... forte e chiara che può essere suonata anche dalla London Philharmonic Orchestra!

Prendetevi qualche minuto per godervi questa magia:



Enjoy the Silence

Words like violence
Break the silence
Come crashing in
Into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand
Oh my little girl

All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm

Vows are spoken
To be broken
Feelings are intense
Words are trivial
Pleasures remain
So does the pain
Word are meaningless
And forgettable

All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm

qui la traduzione
PS: dedico questo post a Rosita... amica dunghi e splendidi anni, che adora i Depeche Mode.

4 comments:

  1. Seguo i Depeche Mode dal loro esordio ufficiale (1980 c.) ed è il mio gruppo preferito...certo il paragone tra la cover e la canzone originale del cantante o del gruppo che ami di più a volte lascia un po spiazzati... però devo dire che in questo caso, l'abilità di trasformare un brano 'ritmato' che nel tempo abbiamo 'digerito' così com'è, in una versione più melodica cantata poi dalla Boyle, si può ascoltare come una gradevole novità. Ciao, Eri.

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  2. Infatti si...
    non si possono paragonare, ma l'aver reinventato un classico in maniera così diversa è davvero ammirevole ed il risultato è decisamente ottimo.
    Comprendo che un fan del gruppo ci mettta un po' da digerire questa versione ma senza dubbio è lodevole.

    anche io all'inizio quando sento le cover di Mina o Cesaria e Shirley non sono entusiasta ma poi alcune di queste nuove versioni mi affascinano tanto e divengono per me delle vere chicche.

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  3. non ho parole è bellissima!

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