MINA PERDE LA CANZONISSIMA
Non sapevo che Mina avesse fatto causa a Fastweb.
Ma purtroppo la tigre di Cremona ha avuto la peggio nella vicenda giudiziaria.
Sinceramente non so come commentare la vicenda perchè è ovvio che dal punto di vita dell'artista quello che ha fatto è "suo" e come tale deve corrispondere un giusto e sacrosanto tornaconto economico ed è anche scorretto che delle aziende ci guadagnino.
Non so come commentare perchè per noi, fruitori ultimi, amanti di Mina e della buona musica...quello che ha fatto è patrimonio nostro,della musica e dell'arte e rimango un po' allibito nel constatare che invece sia solo (...o anche) qualcosa da vendere e comprare.
Qui l'articolo de Il sole 24 Ore che chiarisce tutta la vicenda.
Eccone un estratto.
Il tribunale di Milano respinge l’azione di Mina per lo sfruttamento on demand da parte di Fastweb di trasmissioni come Milleluci, Studio Uno, Sabato sera, Canzonissima, che hanno fatto la storia della televisione.
Un patrimonio contenuto negli archivi Rai che è un piacere di tanti vedere e rivedere.
Anche con le nuove modalità offerte dalla tecnologia come la tv via web. Ma dalle quali gli artisti potrebbero non trarre più alcun profitto.
Mina aveva avviato un'azione legale, sostenendo tra l'altro l'indebito arricchimento di Fastweb e il risarcimento dei danni per la violazione dei propri diritti d'autore. Il tribunale di Milano le ha però dato torto con sentenza depositata il 14 aprile.
Mina, davanti alla sezione specializzata in proprietà industriale e intellettuale, aveva sostenuto che la tv interattiva e on demand costituisce una forma di sfruttamento economico diverso rispetto alla diffusione radiotelevisiva, che lei non aveva autorizzato «anche perché tale forma di sfruttamento era addirittura impensabile alla data in cui gli spettacoli sono stati realizzati e trasmessi (fine anni '60, inizio anni '70)».
Ma purtroppo la tigre di Cremona ha avuto la peggio nella vicenda giudiziaria.
Sinceramente non so come commentare la vicenda perchè è ovvio che dal punto di vita dell'artista quello che ha fatto è "suo" e come tale deve corrispondere un giusto e sacrosanto tornaconto economico ed è anche scorretto che delle aziende ci guadagnino.
Non so come commentare perchè per noi, fruitori ultimi, amanti di Mina e della buona musica...quello che ha fatto è patrimonio nostro,della musica e dell'arte e rimango un po' allibito nel constatare che invece sia solo (...o anche) qualcosa da vendere e comprare.
Qui l'articolo de Il sole 24 Ore che chiarisce tutta la vicenda.
Eccone un estratto.
Il tribunale di Milano respinge l’azione di Mina per lo sfruttamento on demand da parte di Fastweb di trasmissioni come Milleluci, Studio Uno, Sabato sera, Canzonissima, che hanno fatto la storia della televisione.
Un patrimonio contenuto negli archivi Rai che è un piacere di tanti vedere e rivedere.
Anche con le nuove modalità offerte dalla tecnologia come la tv via web. Ma dalle quali gli artisti potrebbero non trarre più alcun profitto.
Mina aveva avviato un'azione legale, sostenendo tra l'altro l'indebito arricchimento di Fastweb e il risarcimento dei danni per la violazione dei propri diritti d'autore. Il tribunale di Milano le ha però dato torto con sentenza depositata il 14 aprile.
Mina, davanti alla sezione specializzata in proprietà industriale e intellettuale, aveva sostenuto che la tv interattiva e on demand costituisce una forma di sfruttamento economico diverso rispetto alla diffusione radiotelevisiva, che lei non aveva autorizzato «anche perché tale forma di sfruttamento era addirittura impensabile alla data in cui gli spettacoli sono stati realizzati e trasmessi (fine anni '60, inizio anni '70)».
Inoltre lo spettatore avrebbe una possibilità di fruizione del tutto analoga a quella del Dvd con fermo immagine, velocità diverse, modalità avanti/indietro.
Grazie a Super-pop per la segnalazione.
Grazie a Super-pop per la segnalazione.