E DIO CREO' LA DONNA ... DUE VOLTE!

.


Per festeggiare l'8 Marzo,la festa della donna quest'anno decorazionisegrete ha deciso di parlare della prima donna creata da Dio...Eva.
Dal racconto della sua creazione derivano tutti i problemi della donna...sempre vista nei secoli come inferiore all'uomo a causa degli insegnamenti Cattolici (e islamici) creando una situazione sociale di inferiorità e sottomissione.

Allora tutti sappimo che Eva è la prima donna,no?!?!?
...non lo è.
Dite che sto vaneggiando?
No basta leggere la Genesi, il primo libro della Bibbia, per rendersi conto che c'è qualcosa che non va nella storiella che per circa 2000 anni è stata la versione creduta da tutti di come l'uomo è arrivato sulla terra.
Leggiamo.

E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".
...
Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
...
Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile".
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò;
gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.
Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.
Allora l'uomo disse:
"Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta".

Insomma, prima Dio crea l'uomo e lo crea maschi e femmina, rivolgendosi a loro con il plurale , poi dopo si accorge che non aveva fatto le cose a dovere (...altra cosa strana per Dio) perchè Adamo si sentiva solo.
Ecco dunque che crea Eva, che dunque è ben lungi dall'essere la prima donna.

Questo mi rincuora un po'... perchè almeno così Caino puo' aver avuto la sua prole evitando l'incesto.
E si, se Eva fosse stata davvero al prima donna con chi altro potrebbe aver avuto figli suo figlio?

Perchè tutte queste incongruenze e queste forzature?
Forse chi ha scritto la Bibbia lo ha fatto in maniera distratta?
Forse uno dei libri sacri che più hanno influenzato l'umanità per millenni è stato scritto al volo e in maniera raffazzonata?
No.
Questi "errori" sono il male minore che si è pagato per nascondere la verità.
Le maldestre traduzione sono state compiute in malafede per nascondere quello che il testo originale voleva comunicare e raccontare...un qualcosa di davvero pericoloso e che metteva a rischio l'esistenza della Chiesa così come era stata concepita, ovvero un centro di potere politico.
Quindi qualche sbadataggine come far creare a Dio la donna dopo che l'aveva già creata è un dazio spendibile a fronte dei segreti che si volevano celare.

Vi domanderete quali...
Già vi ho parlato per esempi che nella Genesi non si parla di Dio ma di "dei " o meglio Elohim (tradotto erroneamente con "DIO" singolare) che sono letteralmente "coloro che vengono dal cielo".
Arriviamo alla donna...
Coloro che scesero dal cielo la "crearono" assieme ad Adamo,punto.
E anche Adamo non è un essere unico è plurale .
Non è un uomo che per un qualche motivo si chiamasse Adamo: adàm in ebraico vuol dire “l’essere umano”, l’umanità in generale.

Il testo della Genesi tradotto correttamente dice:No, non è bene che l’adàm sia solo. Gli farò un aiuto che rifletta la sua luce.
Un aiuto che aiuti cioè l’adàm a vedere se stesso, il proprio significato e il proprio compito, che evidentemente l’adàm, e non il fantomatico ADAMO, non riusciva a vedere da solo.
Allora ecco testo ebraico antico, tradotto correttamente, dice:

Dio fece scendere il torpore sull’adàm, che si addormentò; e prese uno dei suoi involucri esteriori, e plasmò con forma e bellezza la levità di esso, di questo involucro.

Non ci sono costole e carne e non è dal corpo di un Adamo maschio che Dio crea qui il nuovo aiuto.
E Dio plasmò la sostanza dell’involucro che aveva spezzato dall’adàm, e ne fece Aishà, e la conduceva all’adàm.
Allora l’adàm disse: questa volta è sostanza della mia sostanza e vita della mia vita. E si chiamerà Aishà, perché dall’Aish è provenuta.
Aish in ebraico antico vuol dire “l’uomo”, il singolo individuo: ovvero non l’essere umano in generale, l’adàm, ma ciò che noi intendiamo quando diciamo io.
L’aish è l’io, il tuo, il mio, l’io di chiunque.

Aishà è la compagna invisibile, aerea, spirituale dell’io di ogni individuo....la sua ANIMA.
Ciò che è narrato qui non è dunque una seconda creazione della donna, della parte femminile dell’umanità, bensì dell’apparire di un essere spirituale: di un aiuto, dice la Bibbia, nel quale l’aish dell’individuo impara a vedere la propria Luce.
E l’aish, narra la Bibbia, è felice di questa sua compagna emersa dal torpore, cioè dentro di lui, lontano dalla realtà esterna.
Riconosce subito in lei la sostanza della sua sostanza, vita della sua vita. E il testo ebraico antico aggiunge:

E perciò l’aish uscirà da suo padre e sua madre, e si riunirà alla sua Aishà, alla sua compagna, e lui e l’Aishà saranno una cosa sola nella forma esteriore (Genesi 2,24).

Questo significa: attenzione, così nascerà davvero l’io, adesso terminerà la sua gestazione, il suo periodo fetale.
Non è l’istituzione del sacramento del matrimonio, non ci si può sposare con un proprio involucro, ma l’annuncio di ciò che adesso sta per succedere all’aish e alla sua Aishà che è dentro di lui, inscindibile da lui nella forma esteriore.

Cari lettori, tenete gli occhi aperti...ci hanno nascosto la verità, trasformando profondi insegnamenti spirituali in favolette creazioniste prive di qualsiasi senso.
La Chiesa è colpevole del peggiore dei crimini contro l'umanità...quello di avergli nascosto la sua spiritualità vera.
Puo' sembrare assurdo, considerando che noi crediamo che la Chiesa si occupi delle cose dello spirito.
Non è così...la Chiesa si è solo e sempre occupata della vita terrena delle genti imponendo superstizioni e paure.
Lo spirito, l'essenza del suo essere doveva e deve rimanere lontano dalla comprensione dell'uomo nelle intenzioni di Santa Madre Chiesa.