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Lo dico subito...non so che giudizio dare a questa vicenda.
Quindi ve la propongo per quella che è...una storia d'amore e disperazione, di paura e di speranza.
La piccola Mackenzie Stephens, 2 anni, è nata con la sindrome di Turner che porta potenzialmente delle gravi problematiche e che l'ha fatta nascere sterile in quanto priva di ovaie.
La sua mamma,Penny Jarvis, ha deciso di congelare i suoi ovuli affinché la figlia possa un giorno essere mamma....ma ovviamente sarà madre dei suoi fratelli.
Oltre alle implicazioni morali che una scelta del genere porta con se esistono anche dei problemi di ordine scientifico e pratico poichè non è certo che gli ovuli potranno essere tenuti in ibernazione per così a lungo tempo senza subire dei danni.
Certo quando sarà tempo le tecnologie saranno tali da permettere di evitare o limitare i danni.
Ma chi può saperlo ?!?!?!
Giusto...sbagliato?
Egoismo...abominio...o atto d'amore?
Non so che dire, lo ammetto.
Ma so per certo che più andiamo avanti nel tempo più situazioni come queste saranno la normalità.
Forse la nostra morale e la nostra etica si evolverà come fu quando iniziarono i primi trampianti di organi.
Non fu facile far accettare come etico il fatto di prendere un cuore da un cadavere e metterlo nel corpo di un altra persona.
Oggi è un atto di generosità ed amore.
In effetti, è una vicenda che mette in imbarazzo. Da un lato, sembra un bel gesto da parte della mamma, dall'altro quei figli saranno sempre e comunque di sua madre. La bambina sarà soltanto un contenitore, un'incubatrice. Difficile davvero schierarsi in questa situazione.
ReplyDeleteMhmmm... la sindrome di Turner comporta sterilità e un fenotipo anomalo, con statura che difficilmente super 140 (ma adesso ci sono cure con ormone della crescita esenti dal ticket) non si manifesta ritardo mentale ma ci sono disturbi psicologici riguardo alla spazialità e alla matematica.
ReplyDeleteIl gesto della mamma però credo sia difficile abbia una finalità in quanto resuscitare un oocita crioconservato è difficile già dopo 10 anni senza contare che potrebbero manifestarsi anomalie cromosomiche nel prodotto della fecondazione, io la sconsiglierei già solo per questi fattori...
E' sicurmente quancosa di non brutto, è un gesto di amore e quanto più ne vogliamo aggiungere ma in poche parole si tratta di una fecondazione eterologa a distanza di due decenni su una donna sterile che avrà necessità, per riuscire aportare avanti la gravidanza, di subire un trattamento ormonale "femminilizzate" prima della "semina" e di cure ormonali sostitutive durante tutta la gestazione che non sarà certamente delle più facili... a questo punto perchè aggiungere difficoltà su difficoltà usando "uova vecchie"? Tanto vale accettare un ovulo estraneo ma perfettamente vitale... e questo lo dico nonostante trovi la fecondazione eterologa qualcosa di strano, inutile, egoista; un atto dettato da un non saper ammettere i propri limiti. In ambito medico lo considero un accanimento terapeutico e considero, in questi casi, l'adozione come un atto più umano, più pieno d'amore e che ha più senso perchè riusciamo a migliorare la nostra vita e quella di un altro essere vivente che non se la passa sicuramente bene. A chi dice che è comunque difficile accettare un figlio non nostro rispondo a priori dicendo di considerare che quel figlio è solo per metà della coppia e che l'infertilità non è una malattia o condizione del singolo ma della coppia.
Hai spiegato benissimo Ciccio!!!
ReplyDeleteGrazie mille.
Apprezo soprattutto la considerazione finale!
Ciao Decoraziò... è un argomento che mi tocca particolarmente (no cazzo! NON IN QUEL SENSO). Non sono stato adottato ne ho adottato ma in questi ambiti l'essere "UOMICO" mi sconvolge per le cavolate contronatura che riesce a combinare e alle torture che si autoinfligge
ReplyDeletequello che hai fatto è un gesto d'amore inarrivabile!
ReplyDeletecomplimenti.
sai cosa però...più andremo avanti più il concetto stesso di contronatura cambierà.
Prendi l'esempio dei trampianti...all'inizio alla gente l'idea di avere nel proprio corpo un organo di un morto metteva i brividi e portava al disgusto totale...ora è visto come un atto "naturale" e pieno d'amore.
Chi vivrà vedrà!
...speriamo di vede...