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Monday, April 19, 2010

BERLUSCONI (DIVORZIATO) FA LA COMUNIONE




Chi pensasse che quello che è accaduto ai funerali del compianto Raimondo Vianello sia una cosa da niente si sbaglia di grosso.
Silvio Berlusocni si è accostato al sacramento della comunione prendendo l'ostia consacrata,me c'è un problema...un grosso, grossissimo problema.
Le persone divorziate non possono assolutamente fare la comunione!!!...e Berlusconi è divorziato dalla prima moglie e separato dalla seconda.
Questo è un divieto chiarissimo e per ora irrevocabile della Chiesa Cattolica.
Berlusconi stesso espresse nel 2008 il suo desiderio che i divorziati potessero accostarsi alla comunione ma in tutta risposta Benedetto XVI disse un bel "no" (chiaro e tondo) argomentando che il divorziato deve trovare "nel desiderio di comunione e nella partecipazione all’Eucaristia una forza e una efficacia salvatrice".

Quello che è accaduto ai funerali di Vianello ha dei connotati di gravità proprio per il ruolo pubblico di Berlusconi, il fatto che il tutto è accaduto in diretta tv, e per il fatto che il prete che distribuiva le ostie non ha impedito a Berlusconi di compiere peccato e sacrilegio.

E si, perchè di questo si tratta (secondo la Chiesa) di un gravissimo peccato e di un sacrilegio (atto contro un evento sacro o una cosa sacra...).
Un puntiglioso e pignolo avvocato di San Benedetto del Tronto ha rivolto direttamente a Benedetto XVI inviando in Vaticano un telegramma dai toni piuttosto polemici per chiedere al pontefice "la possibilità di far ricevere la comunione a tutti gli altri comuni mortali che per vari motivi sono separati o sono stati costretti a separarsi o divorziare e da buoni cristiani soffrono per il divieto loro imposto".
Ancora più' scrive l’avvocato Fabio Fabiani nel messaggio per il Papa "quando in televisione vedono che vi è differenza di trattamento anche nella religione tra loro e alcuni privilegiati, senza conoscere in base a quale cristiana distinzione".


Bisogna tenere presente che ci sono milioni di persone "normali" che vorrebbero accostarsi al sacramento della comunione e gli viene impedito causando in queste persone un profondo dolore e tanta frustrazione.
Mi ricordo ancora quando da bambino chiesi a mio padre perchè il giorno della mia prima comunione lui non la potesse fare....

La legge dello Stato,oramai,non è più uguale per tutti ... che almeno lo sia la legge di Dio !!!

26 comments:

  1. Eh Decorazioni hai ragione!
    Mi girano un pò... un bel pò!
    Quell'uomo non lo soffro e non capisco neanche perchè sia al governo. Il fatto che quel puttaniere abbia preso la comunione poi mi manda in bestia!
    Comunque non è perfetto quello che hai detto: alcuni divorziati, dopo essere stati seguiti spiritualmente possono tornare a prendere la comunione.

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  2. CHE SCHIFO DI UOMO

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  3. Se non si convive, ci si confessa e si vive in castità si può fare. Chi siete voi per giudicare?

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  4. dove l'hai sentita sta cosa?????
    trovami un documento ufficiale o un discorso ufficiale del papa dove afferma questa cosa!!!!!!!!!

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  5. Fidati. Sono cattolica praticante e ho molte amiche divorziate che non sono Berlusconi e quindi nessuno le fotografa le quali fanno la comunione perchè non hanno nessuno e vivono in castità. Il peccato consiste nel contravvenire al giuramento fatto davanti a Dio amando un'altra persona e avendo rapporti sessuali con lei. Si è sbagliato sicuramente a divorziare ma non è che a distanza di tempo la situazione sia ricomponibile e allora se si crede la Chiesa ti accoglie ma bisogna rispettare le regole. Può darsi che Berlusconi si sia confessato e abbia deciso di non avere più rapporti cosa peraltro abbastanza impossibile per uno operato di cancro alla prostrata (non bisogna credere a tutto quello che scrivono i giornali!). Con la seconda moglie (che per la Chiesa non lo è mai stata) non vive più pertanto.... Peraltro con la prima si sono perdonati, hanno un ottimo rapporto di amicizia. Ti leggo anche se non ti condivido: sputi troppe sentenze. Sul Vangelo c'è scritto: non giudicare se non vuoi essere giudicato e con lo stesso metro con cui giudicherete sarete giudicati. Se continui così non vorrei esere nei tuoi panni.....

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  6. Non metto in dubbio che la tua amica lo faccia e che abbia avuto qualche consiglio da quanlche parroco con un po' di sale in zucca.
    Resta il fatto che la posizione ufficiale della chiesa è e rimane l'assoluto divieto dei divorziati ad accostarsi al sacramento.

    tutto qui

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  7. aggiungo sull'ultima parte...

    Sputo sentenze?
    forse.
    Giudico?
    sempre.

    Chi dovrebbe giudicarmi con lo stesso metro?...Dio?
    No,non credo...e finchè lo fanno gli uomini a me non importa.
    Vedi,non è un caso che nella tradizione cristiana Do cacciò l'uomo via dal paradiso terrestre dopo aver mangiato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male.
    Dio,o meglio il dio a cui vogliono farci credere,non sopporta di essere giudicato secondo il bene o il male,altrimenti non ne uscirebbe tanto pulito.

    Questa mancanza di giudizio è forse il male peggiore di tutti i tempi e chi giudica è sempre visto come eretico.

    In ultima analisi,se "sputo sentenze" sulla Chiesa ho le mie buone ragioni...te lo assicuro.

    sono contento di averti tra i miei lettori.

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  8. Certo, parli da ateo. Se sei convinto di questo non c'è problema. D'altro canto siamo liberi. Comunque Dio se esiste non è malefico. Sarebbe una contraddizione in termini. Se mi dici che per te non esiste l'accetto ma che è cattivo poi.... Il frutto è una metafora: vuol dire che l'uomo ha conosciuto il male perchè non si è fidato di Dio. Non è cambiato niente. Anche oggi non si fida e sceglie il male. Dio non ci manda all'Inferno: siamo noi che lo scegliamo. Chi giudica si mette su un piedistallo e si considera superiore agli altri cioè compie peccato di superbia: uno dei pià grandi agli occhi di Dio ma tu non ci credi quindi non c'è problema o come Jago nell'Otello di Verdi: "Credi in un Dio crudele" ma Jago era cattivo, faceva volontariamente del male e quindi vedeva Dio a sua immagine. Non vorrai mica essere come lui? Per giudicare bisognerebbe essere onniscienti, come Dio, bisognerebbe conoscere la storia più recondita di ogni persona, le sue attenuanti, altrimenti si tratta di un giudizio monco, parziale, ingiusto. Solo Dio può farlo. Se non c'è siamo fregati. Chi giudica è spietato con gli altri ma tende sempre ad assolvere se stesso. In ognuno di noi c'è il bene e c'è il male: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Tornando al discorso di prima: è vero che i divorziati ufficialmente non possono fare la comunione perchè ciò che Dio ha unito l'uomo non separi ma se un divorziato si pente, non intrattiene altri rapporti e vive in castità può farla. La Chiesa quando perdona non mette i manifesti, valuta i singoli casi e accoglie. Un divorziato risposato che convive e che quindi con la sua condotta nega il valore del matrimonio celebrato davanti a Dio è chiaro che non può fare la comunione. Può però andare a messa, pregare etc.

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  9. non sono ateo.
    Parlo più con Dio che con le persone.
    Il giudizio è insito in noi,è indispensabile per elaborare persino i ricordi.
    E' vero il frutto è un simbolo...ma ti sorprenderesti nel conoscere la verità...
    La posizione ufficiale,sulla comunione ai divorziati, è quella a cui tutti si devono attenere.

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  10. Giustizia, verità........ Ma non sarai tu Dio?

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  11. bhe la risposta è scontata...certo che sono Dio!
    così come la mia mano è me...
    Ci ha fatto a sua immagine e somiglianza...quindi?
    Prendiamone atto...
    Siamo suoi figli...?
    Bene i bimbi crescono e diventano adulti...prendiamone atto!

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  12. Certo il nostro Dio è immanente, non solo trascendente, è soggetto, non oggetto, invece per l'Islam è oggetto, filosoficamente parlando e quindi l'individuo deve annullarsi in lui (ti dicono qualcosa i Kamikaze, il dispregio delle vite umane, gli attentati terroristici?). Il nostro Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo e quindi è vero noi partecipiamo della natura divina, siamo le parole di un discorso, e tutti insieme formiamo il verbo, il Logos. Ma un discorso perde di senso se si cambia o si sopprime anche una sola parola. Interpreti male il tuo essere Dio, non fa di te un essere privilegiato, superiore agli altri, fa di te un essere unico agli occhi di Dio, come unici sono gli altri che quindi vanno amati, rispettati, non giudicati. Il giudizio è pericoloso, porta alle divisioni manichee, tu sei cattivo e io buono, tu sei il male e io il bene, tu non hai capito niente e io posseggo la verità. Il giudizio ha montato le ghigliottine, ha aperto i lager, creato le razze superiori e quelle inferiori....

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  13. no...no...aspetta.
    Il mio essere Dio non è diverso dal tuo essere Dio,o differente da quello di chiunque.
    L'unica diffrenza è che io lo so,e lo uso.

    E' questo saperlo ed usarlo che mi rende privilegiato,ma non milgiore...anche se per arrivare a capire ed usare Dio ho fatto tanta strada.
    Talvolta il pensiero di essere migliore per questo mi sfiora,ma poi il pensiero si fa diverso e complicato da esprimere.

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  14. Usare Dio!!!!! Ma stai dando i numeri? Dio non si usa: si ama, si prega, si adora, si contempla, si loda, si vive. Se mai è Lui che usa noi per fare il bene. Ha cominciato da Maria, la quale rispose:"Eccomi sono l'ancella del Signore. Sia fatto di me secondo la Sua parola". "Io so e gli altri no". Ma che sai? Ti devo ricordare Socrate: "Tutto quello che so è di non sapere"? Tu credi di essere arrivato. Non ho capito dove. E ti bei nella contemplazione narcisistica di te stesso. E' il modo migliore per non progredire. Noi siamo sempre in cammino, la nostra vita è una ricerca continua è un tendere a..... con umiltà perchè in definitiva polvere siamo e polvere ritorneremo.

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  15. rilancio...ma tu che ne sai?
    E' il più grande inganno (colpevole) della chiesa cattolica.

    Una volta che capisci di essere Dio devi per forza comportarti da tale,è inevitabile.

    Intendo usare come l'atto di essere,essere in azione...fare...per intenderci.

    NON SONO ARRIVATO DA NESSUNA PARTE sto ancora camminando e capendo...se capisci di essere seduto nello Shuttle non impari a guidarlo in 3 giorni ...diciamo che sto faticosamente imparando ad essere Dio.

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  16. Ah già la favoletta del parallelismo tra Horus e Gesù che si basa sull'interpretazione del tutto soggettiva e interessata di un massone (che per la serie un nome, un destino si chiamava pure Massey)di un rilevo a Luxor, interpretazione completamente smentita dai più grandi egittologi. Del resto la storia di Gesù la conoscono tutti visto che è realmente esistito e Massey è nato nel 1828: fai due + due. Le sue opere non solo sono disconosciute dalla più moderna egittologia ma non sono neanche menzionate nell'Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt nè in nessun'altra opera di riferimento di questa branca accademica. In altri termini è un ciarlatano. Noi non siamo Dio, partecipiamo della natura divina e a Dio tendiamo.

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  17. no dico...ma davvero?
    Io lo so tu non mi conosci e io non conosco te.

    Quello che ti ho scritto prima non ha nulla a che vedere con Horus..e l'egittologia.
    E' una cosa interiore.

    Io,a 37 anni lungo il cammino della mia vita sono arrivato a questa conclusione,e ci ono arrivato con fatica.
    Ora il mio conoscere Dio,sapere cone parlare con lui e quindi avere SEMPRE UNA RISPOSTA sono un bagaglio personale che non puo' essere capito da chi non ha fatto un percorso arrivando alla conclusione a cui sono arrivato io.

    Sapere di essere Dio non si legge,lo si sente dentro e SOPRATTUTTO lo si è !

    Io davvero non so come spiegartelo.
    E ti assicuro che arrivare a questo punto da una gioia immensa e da anche una grande paura per quello che comporta.
    Tanto che ci sono momenti in cui pensi sarebbe stato meglio non capire.

    prendi queste mie parole come sincere.
    Non c'è nulla di filosofico o teologico ne tantomeno massonico....

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  18. Guarda che la cavolata di Horus l'ho letta sul tuo blog. Quello che dici non ha senso. Tu te la canti e tu te la suoni. Che vuol dire : "E' una cosa interiore?" "Nessuno può capire?" "Non lo posso spiegare?" Sono affermazioni tautologiche, autoreferenziali, non significano niente. Se nessuno può capire che lo tieni a fare un blog? Se sei giunto a queste vette incomunicabili rinchiuditi in un eremo e contemplati! Che vuol dire: "Prendi queste mie parole come sincere?" Quali parole? Non hai praticamente detto niente. Se non sai spiegare vuol dire che non hai niente da spiegare altrimenti lo spiegheresti!

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  19. lo so che l'jhai letto qui...ho detto che non ha nulla a che fare con quello.

    Io il blog lo tengo per poarlare di cavolate varie...rilassarmi...esprimere qualche pensiero,ma non per comunicare qualcosa a qualcuno!
    ho parlato con te di queste cose nei commenti...

    Se per te non ho detto nulla,lo capisco.
    Non puoi comprendere.
    Temo solo che tu di Dio abbia una enorme bagaglio teologico,ma non so quanta esperienza ne hai fatto.

    Come posso spiegarti meglio di come ho fatto che per me le parole "figli di Dio" ha un senso pratico?
    Non è una cosa che Gesù ha detto a cavolo....
    Ed ha detto...chi crede in me farà cose più grandi di quelle che ho fatto io.
    Ecco,molo semplicemente sto cercando di applicare queste due semplici affermazioni nella mia vita.....con attimi risultati per ora!

    Più chiaro di così non posso essere...e se non lo capisci,o se queste parole non hanno senso non so che farci.
    Continua a recitare a pappagallo il padre Nostro...senza capire di essere figlia.

    I figli crescono...e diventano a loro volta genitori.

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  20. E che ne sai che recito il Padre Nostro a pappagallo? Un'altra sentenza! Certo che Figlio di Dio ha un senso pratico: " Non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli....". Pratico ma non criptico. Quando Dio si manifesta lo fa sapere al mondo: vedi Fatima, Lourdes... E lo fa attraverso gli umili, non tramite i pieni di sè. Con la banale equazioncina che i figli diventano genitori, ritieni di essere diventato Dio. A che età? Quando si è verificato questo evento epico? Ma che Dio sei? Un Dio per conto tuo, non un Dio per gli altri. Un Dio che noi comuni mortali non possiamo capire. Eppure ci piacerebbe tanto essere illuminati d'immenso. Anzi uno come te non dovrebbe perdere tempo a scrivere cavolate su un blog......

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  21. Ci sono un mare di blog filo cattolici in cui puoi sguazzare.
    Ora basta,mi sono aperto a te e tu non trovi nulla di meglio di prendermi in giro.
    Grazie!
    Tipico di chi professa l'amore universale.
    Non volgio discutere.

    Addio.

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  22. Aperto è un'altra cosa. Non hai mai discusso. Io non ti ho preso in giro. Ti ho provocato per vedere se riuscivi a dire qualcosa di sensato. Aspettavo questo momento. Prendo atto della tua totale mancanza di argomenti. Addio

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  23. "...quando sarete derisi a causa del mio nome"
    Addio,tutto quello che ho detto ha un senso per chi non ha i paraocchi.

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  24. Veramente tu hai deriso il Suo nome più di una volta con cavolate blasfeme. Quelli derisi a causa del Suo nome affrontavano il martirio e non si lodavano mai. Chi si loda si imbroda. Quando uno è veramente superiore in primo luogo è umile e poi non se lo dice da solo, caso mai glielo riconoscono gli altri. I paraocchi li hai tu, sei accecato dalla tua vanagloria. Addio

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  25. quanta ignoranza su sto blog ma pure quanta desinformazione sul cattolicesimo e la chiesa cattolica.

    La chiesa non ha mai privato i DIVORZIATI della santa comunione ma i DIVORZIATI RISPOSTATI.

    Andate a farvi un puo di minimo di cultura religiosa

    Un divorziato non rispostato/non convivente

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  26. PRIMA DI DARE DELL'IGNORANTE...SAREBBE MEGLIO CHE TI INFORMASSI
    1-LA COMUNIONE AI DIVORZIATI (ANCHE NON RISPOSATI) NON SI DA...E LO SO PER ESPERIENZA DIRETTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
    2-BERLUSCONI è APPUNTO UN DIVORZIATO RISPOSATO.

    QUINDI???????????????

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